Verrà qualcuno a salvarti – Pablo T

Titoli notizie-01 (1)Slide con cornice per Home_Verrà qualcuno a salvarti-01Andrea Du Preux, detto “lo straniero” è un marinaio, un viaggiatore solitario, uno scrittore maledetto, che approda a Porto d’Oblio: una striscia di terra desolata e inospitale, dove a farla da padrone incontrastato è il mare. Il cuore di tutto: Hiroshima Hotel, un punto mediano dove si incrociano realtà e paure, una vecchia pensione decadente, gestita da Cloe, una donna sepolta da una vita da spettatrice, succube di un marito violento e prepotente, madre di Eva, lolita adolescente e problematica, che pratica l’autolesionismo e si prostituisce un po’ per gioco un po’ noia; l’hotel ospiterà Du Preux, per un periodo di tempo indefinito, un ultimo viaggio, con il solo obiettivo di andare a trovare il suo amico Ram, rinchiuso in una clinica psichiatrica. Altri personaggi si avvicenderanno in questa rete emozionale e intricata, come il diciottenne cambogiano di nome Arun, soprannominato Je, ragazzo di strada, che arriva a Porto d’Oblio per ritirare l’eredità di Susi, madre adottiva, e che scoprirà, proprio grazie ad Eva, un nuovo modo di amare. Andrea, però, porta con sé un segreto, che ha origine in Africa, oltre a un fardello greve di una vita dannata e infelice ed è deciso a farla finita. La morte si manifesta come l’unico gesto di insurrezione plausibile, per scampare ad un’esistenza fallace, che l’ha ormai totalmente risucchiato. Persuaso e determinato a sopprimere i suoi tormenti, non può immaginare cosa, ancora, la vita gli riserverà. Qualcuno lo porterà in salvo e, seguendo per la prima vera volta il suo istinto, lui salverà qualcun altro.E, così, quello che sarebbe dovuto essere il suo viaggio conclusivo verso il mare, nel quale l’uomo aveva decretato il suo ultimo atto, si trasformerà, invece, in un cammino di scoperta.

Una storia che trapassa sensi e impressioni bucando la coscienza umana e l’emotività, magnetizzandoci sugli intrecci di trame fragili e spinose, quali l’autolesionismo adolescenziale, la violenza sessuale e il suicidio. Temi scottanti, illustrati in un vagabondaggio senza tempo, un’amalgama di frammenti di vicende umane solo in apparenza slegate, tenute insieme dalla tensione di un thriller psicologico che disorienta il lettore: il canovaccio è concepito su differenti coordinate spaziali ed è narrato a tratti sia in prima che in terza persona; preparatevi, quindi, ad un’orgia di congiunture e proiezioni scenografiche, flashback e visioni surreali, che vi coinvolgeranno in un vortice inarrestabile, regalandovi una lettura davvero originale e avvincente.

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